Secondo una ricerca del britannico Royal Hospital for Sick Children di Yorkhill e della Princess Royal Maternity, queste sostanze provocherebbero disturbi visivi al nascituro.
In uno studio riportato da lastampa.it, è stato reso noto come 20 piccoli pazienti in cura per problemi agli occhi erano tutti nati da madri che avevano assunto farmaci a base di oppiacei durante la gravidanza, utilizzati nelle terapie contro il dolore o nella cura alle dipendenze da sostanze stupefacenti.
I problemi riscontrati nei piccoli degenti sarebbero di varia natura: visione offuscata, scorretta elaborazione delle immagini inviate dagli occhi al cervello, nistagmo e ripetuti movimenti per socchiudere gli occhi. Se confermati, tali riscontri avrebbero un contenuto rivoluzionario: a oggi, infatti, questi farmaci vengono normalmente prescritti alle donne in stato interessante, dal momento che indagini precedenti avevano negato ogni effetto sull’attività cognitiva del neonato.
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